PROVA DA RIFARE, SE ALLA MADRE DELLA CANDIDATA NON VIENE PERMESSO DI PARTECIPARE ALLA SEDUTA VIRTUALE SU TEAMS. TAR LAZIO N. 17095/2023

23.12.2023

A CURA DELL'AVV. LAURA BUZZERIO

TAGS: PROVA CONCORSUALE - SEDUTA PUBBLICA - SEDUTA VIRTUALE - PUBBLICITA' - TAR LAZIO N. 17095/2023

INDICE

1 ) IL FATTO;

2) LA DECISIONE DEL TAR LAZIO.-

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[1]

IL FATTO

Una candidata ad un posto di ricercatrice presso l'Università di Roma partecipava a tale procedura, suddivisa in piu'fasi, tra cui quella della seduta pubblica in maniera virtuale, e, dopo che la Commissione aveva individuato altra vincitrice, impugnava[1] la relativa graduatoria.-

Fra i motivi, eccepiva il mancato rispetto del principio di trasparenza, buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché, in particolare, della mancata sessione pubblica della prova, in quanto la madre della stessa candidata aveva richiesto espressamente il link di accesso per assistere, da remoto, alla discussione pubblica, da svolgersi sulla piattaforma teams, senza tuttavia avere riscontro, né possibilità di parteciparvi.-

[2]

LA DECISIONE DEL TAR LAZIO

Il Tar Lazio accoglieva il ricorso e per quanto riguarda la doglianza in commento, tanto statuiva: "Come per le prove orali svolte in presenza, la pubblicità della seduta è garantita dalla possibilità di accedere all'aula da parte di chi vi abbia interesse, tale logica deve essere osservata anche nelle sedute in modalità telematica, ove la tecnologia informatica svolge una funzione ancillare rispetto alla formazione degli atti del procedimento amministrativo. L'apertura dell'aula virtuale a chiunque abbia interesse a seguire il colloquio si pone a garanzia dei principi di trasparenza e pubblicità che devono caratterizzare le procedure concorsuali".-

Di conseguenza, nel caso di specie, non aver garantito l'accesso della madre della candidata (senza che assuma rilievo il rapporto parentale, perché principio estensibile a chiunque) nell'aula virtuale ha comportato la violazione del carattere della pubblicità della prova attraverso modalità digitali, che devono essere, in ogni caso, assicurate.-

NOTE

[1] Rappresentata e difesa dall'avvocato Mara Boffa.-


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