SE LE MANSIONI ERANO NOTE, NESSUN RISARCIMENTO PER INFORTUNIO DELLA BADANTE NON ASSUNTA. CASS. N. 29823/2025

18.11.2025
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
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A CURA DELL'AVV.MICHELEALFREDO CHIARIELLO

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INDICE

1️ IL FATTO

2️ IL CASO:

3️ LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

4️ CONCLUSIONI

*****

Hai fretta ? Andiamo dritti al sodo:

1️⃣ Il caso: una badante assunta in nero si infortuna sollevando una persona disabile e chiede il risarcimento 💥👵🤕
2️⃣ Le prove: i testimoni confermano che le mansioni erano state spiegate, la lavoratrice aveva garantito di saperle svolgere e non c'erano criticità operative 📌🗣️📋
3️⃣ La decisione: per la Cassazione nessun obbligo risarcitorio se il datore informa correttamente e le mansioni sono adeguate, niente risarcimento, ma condanna alle spese ⚖️💶 

1️ IL FATTO

Il caso è molto particolare: una badante sudamericana, assunta irregolarmente, si infortuna sollevando una persona con disabilità, ma la Cassazione nega il risarcimento.-
La decisione, destinata a far discutere, ruota attorno a un punto cruciale: la datrice di lavoro aveva adempiuto ai suoi obblighi informativi e la lavoratrice aveva dichiarato di essere pienamente in grado di svolgere quelle mansioni.-

2️ IL CASO

La badante lavorava, senza contratto regolare, alle dipendenze di una donna incaricata di assistere la sorella con grave difficoltà di movimento.-Un giorno, nell'aiutare la persona disabile ad alzarsi dal letto, subiva un infortunio e chiedeva il risarcimento, sostenendo che le mansioni fossero eccessivamente gravose e non adeguate alle sue capacità.-

A cambiare completamente il quadro probatorio sono stati i testimoni:

  • hanno confermato che la datrice aveva spiegato in modo chiaro le attività richieste;
  • che la badante aveva assicurato di esserne pienamente capace;
  • e che non erano emerse particolari criticità nell'esecuzione quotidiana delle operazioni di assistenza.

Il rapporto di lavoro irregolare non è bastato a far scattare automaticamente una responsabilità risarcitoria.-

3️ LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

Per la Cassazione, la datrice di lavoro non è responsabile.-
Il fulcro della pronuncia è semplice e giuridicamente lineare:

Il datore risponde dell'infortunio del lavoratore solo se viola obblighi di sicurezza o affida mansioni sproporzionate rispetto alle effettive condizioni del lavoratore.-

Nel caso di specie:

  • le mansioni erano quelle tipiche dell'assistenza a persone non autosufficienti;
  • la lavoratrice aveva confermato di poterle svolgere;
  • non risultavano omissioni in tema di istruzioni, vigilanza o modalità operative.-

Risultato: nessun nesso causale fra condotta datoriale e infortunio.-

Anzi, la Suprema Corte condanna la badante alle spese e al pagamento di 1.000 euro alla cassa delle ammende.-

4️ CONCLUSIONI

È una sentenza destinata a suscitare reazioni contrastanti. Ma il messaggio, al netto dell'impatto mediatico, è chiaro: l'irregolarità del rapporto non crea una responsabilità "automatica" del datore, Se il lavoratore afferma di poter svolgere le mansioni e non emergono violazioni di sicurezza imputabili al datore, il risarcimento non spetta.-

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