PER IL TAR BARI L’ERADICAZIONE NON E’ L’UNICA SOLUZIONE CONTRO LA XYLELLA. COMMENTO ALLA SENTENZA N. 205/2022

20.07.2022

A cura dell'Avv. Laura Buzzerio

TAGS: XYLELLA - ULIVI - ERADICAZIONE

INDICE

1 ) IL FATTO;

2) LA DECISIONE DEL TAR BARI;

3) CONCLUSIONI.-

[1]

IL FATTO

Un soggetto, proprietario di alberi di ulivo monumentali non censiti, presenti nell'ambito di un terreno ubicato in agro di Ostuni, impugnava avanti il Tar Bari, le misure di estirpazione - adottate dal Dirigente della Sezione Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia- delle piante risultate infette da "Xylella fastidiosa[1]".-

In particolare, l'uomo contestava la parte del provvedimento, in cui la Regione Puglia aveva ritenuto di individuare, quale misura unica di contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa, l'eradicazione delle piante infette, precludendo la possibilità di avviare studi di carattere sperimentale intesi alla individuazione di misure fitosanitarie alternative.-

[2]

LA DECISIONE DEL TAR BARI

Il Tar Bari, Presidente Orazio Ciliberti ed estensore Carlo Dibello, accoglieva il ricorso cautelare, aprendo a misure alternativa alla estirpazione, così motivando:

"il punto di equilibrio tra le opposte esigenze sembra potersi individuare nelle misure fitosanitarie alternative che la stessa Regione Puglia, con nota 1412 del 11 febbraio 2022, ha riconosciuto potersi praticare in relazione agli ulivi monumentali"

ordinando al ricorrente

"di procedere alla capitozzatura delle branche principali, all'innesto di cultivar [2]resistenti e al monitoraggio del vettore entro il 30 giugno 2022".-

[3]

CONCLUSIONI

La decisione del Tar di Bari accontenta tutti: da un lato il ricorrente, che ha ottenuto la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti regionali di abbattimento delle piante monumentali risultate infette e, dall'altro, la Regione Puglia che si è vista riconoscere la bontà delle misure alternative, consistenti nella capitozzatura e innesto delle piante oggetto dei provvedimenti, così come previsto dalla legge regionale n. 4/2017 (e non già quelle sperimentali proposte dal ricorrente).-

NOTE

[1] Secondo il sito https://www.nature.com/articles/d43978-022-00009-0 la "Xylella fastidiosa è un patogeno invasivo che può infettare almeno 595 specie di piante. È stato scoperto in Europa nel 2013, dopo l'inizio di un'epidemia tra gli ulivi della Puglia, per poi diffondersi in Francia, Spagna e Portogallo. Provoca il cosiddetto Complesso del Disseccamento Rapido dell'Olivo (CoDiRO), che fa seccare foglie, ramoscelli e rami, uccidendo rapidamente la pianta. Il nome fastidiosa deriva dalla difficoltà di coltivarla in laboratorio"[...] arrivato per la prima volta in Italia nel 2008, su una pianta di caffè, e successivamente si è adattato agli ulivi nella regione meridionale della Puglia [...] il vettore naturale della Xylella è un insetto chiamato sputtacchina".

Piccola nota, la sputacchina si chiama così perché le larve succhiano la linfa delle piante e si circondano di una schiuma candida, emettendo una sostanza vischiosa, mista a bolle d'aria.-

[2] In orticoltura, nome con cui si indicano le varietà agrarie di una specie botanica.-

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