LO STRANO CASO DEL DIPLOMA CONGELATO PER COLPA DI UNO SMARTPHONE. TAR UMBRIA N. 630/2025

A CURA DELL'AVV.LAURA BUZZERIO
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INDICE
1) INTRODUZIONE;
2) LA SENTENZA DEL TAR PERUGIA;
3) IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO;
4) ED ORA? ESAME DI STATO SUPERATO O NO?
*****
Hai fretta? Andiamo dritti al sodo:
🔹 📱 Studentessa espulsa prima dell'esame:
Beccata col cellulare acceso prima della prova di maturità, viene allontanata immediatamente, ma riammessa provvisoriamente grazie a un'ordinanza urgente del TAR.
🔹 ⚖️ Sentenza definitiva del TAR Umbria:
Il TAR rigetta il ricorso: non serve provare l'uso del telefono per copiare, basta il possesso. Il verbale della Commissione fa fede, e il certificato psicologico non basta a giustificare l'eccezione.
🔹 🕳️ Maturità sospesa nel limbo legale:
Anche se ha superato le prove suppletive, l'esame resta sospeso. Finché il contenzioso non sarà risolto, la sua promozione non è formalmente valida: tutto bloccato in attesa di giustizia.
1) INTRODUZIONE
Ricordate il caso della studentessa sorpresa con
lo smartphone in mano, prima ancora che iniziasse la prova di maturità? (clicca qui
per approfondire)
Allontanata seduta stante, ma poi riammessa in extremis grazie a
un'ordinanza "lampo" del TAR, che le aveva consentito di sostenere, da
sola, le prove suppletive a luglio, peraltro superate brillantemente.-
Ma ecco il
colpo di scena come nelle migliori serie televisive: Il Tar Umbria si è espresso nel merito, rigettando
il ricorso, confermando l'espulsione.-
Risultato? La maturità, per ora, è sospesa (anche se di fatto
superata).-
2) LA SENTENZA DEL TAR PERUGIA
La candidata - assistita dall'l'avvocatessa Maria Di Paolo – aveva ottenuto, in tempi record, la sospensione del provvedimento, puntando su fatto che:
- il telefono non era stato usato per copiare;
- la ragazza era stata collaborativa, avendo riconosciuto la detenzione dell'apparecchiatura;
- il provvedimento era sproporzionato;
- il possesso del cellulare serviva solo a gestire una patologia ansiosa da separazione dalla madre, certificata da uno psicologo.-
Ma nella sentenza di merito, il Tar capovolge la prospettiva e conferma la legittimità dell'esclusione Il ragionamento del Tar si sviluppa in tre passaggi principali:
- niente dispositivi elettronici durante l'esame.
Lo conferma anche la nota ministeriale del 29 maggio 2025.
Non serve dimostrare che sia stato usato per copiare: basta possederlo; - La studentessa aveva il cellulare in mano e
acceso: lo ha scritto la Commissione nel verbale.
E quel verbale è un atto pubblico: fa fede fino a querela di falso (che non è stata presentata); - Il certificato psicologico prodotto a posteriori non basta. Durante l'anno la famiglia non aveva mai segnalato il disturbo, né chiesto un Piano Didattico Personalizzato (PDP), lo strumento che consente di prevedere misure compensative ufficiali, anche in sede di esame.
3. IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Non solo le regole ministeriali: anche il regolamento interno della scuola vietava l'uso di cellulari durante le lezioni. Ogni mattina gli studenti avevano l'obbligo di depositare i propri smartphone in un contenitore in aula, potendo riprenderli solo all'uscita. Per il TAR, questo dimostra che la studentessa aveva già affrontato verifiche senza il 'supporto psicologico' del telefono: l'esame non le ha presentato una situazione nuova o ingiusta.-
4. ED ORA? ESAME DI STATO SUPERATO O NO?
Questione di non poco conto, anzi, giuridica e fattuale.-
La candidata ha superato brillantemente l'esito delle prove suppletive.-
Per il Tar, tuttavia, il positivo esito delle prove suppletive non annulla il provvedimento espulsivo e al momento, la studentessa non risulta formalmente ammessa all'anno successivo: l'esito resta subordinato alla definizione del contenzioso.-
Finché il giudizio non sarà definitivamente
chiuso, la sua maturità resta "sospesa in un limbo", come in un piccolo
romanzo kafkiano: ha passato l'esame, ma sulla carta non è ancora ammessa
all'anno successivo.-
Intrappolata in un limbo burocratico, la ragazza resta in attesa della sentenza
definitiva, come se il tempo si fosse fermato a giugno.
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