A CURA DELL'AVV. MICHELEALFREDO CHIARIELLO

TAGS: AUTO STORICHE - DIVIETI - FASCIA VERDE - TAR LAZIO 15408/2023 - CONSIGLIO DI STATO 799/2021

INDICE

1 ) IL FATTO;

2) LA SENTENZA DEL TAR LAZIO.-

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IL FATTO

Il Comune di Roma, con una serie di provvedimenti e di delibere strumentali rispetto alla lotta all'inquinamento, aveva emanato l'ordinanza n.27/2023, con la quale veniva autorizzata la circolazione dei veicoli storici[1] all'interno della Fascia Verde[2] soltanto la domenica, durante i giorni festivi e in occasione di eventi autorizzati, di fatto paragonando queste vetture a quelle a benzina Euro 2.-

Avverso questi provvedimenti, il club romano "La Tartaruga" (assistito dall'Avv. Enrico Mormino), l' Automotoclub storico italiano, insieme ai registri storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia con il supporto della Federmoto, promuovevano ricorso avanti il Tar Lazio -

[2]

LA SENTENZA DEL TAR LAZIO

Il Tar Lazio, ispirandosi al "parere definitivo del Consiglio di Stato n. 799/2021", accoglieva il ricorso – introducendo la necessità di "bilanciare la tutela dell'ambiente con quella, di pari dignità costituzionale, dei valori storici e culturali del collezionismo" - rilevando una certa irragionevolezza e non proporzionalità nei provvedimenti impugnati, un quanto:

• non prevedono nessuna distinzione fra i veicoli storici e quelli euro 3/2/1 sicuramente più inquinanti;
• il numero di tali veicoli è molto limitato[3];
• risulta dimostrato che l'impatto emissivo dei veicoli storici, soprattutto in considerazione del loro limitato utilizzo nel tempo (in larghissima parte, sono utilizzati sporadicamente e non per usi quotidiani di spostamento per e dal luogo di lavoro o per esigenze della vita domestica) è da ritenersi scarsamente apprezzabile, sia in termini assoluti che relativi, in rapporto alle componenti inquinanti prodotte dai restanti mezzi circolanti.-

In definitiva, nel quadro delle considerazioni che precedono, i provvedimenti impugnati non risultano adeguatamente proporzionati rispetto all'obiettivo di contenere e ridurre sul territorio le componenti inquinati in atmosfera, sui quali l'apporto negativo delle auto storiche è assai modesto, sia per la natura ontologica delle stesse, sia per la loro limitata circolazione.-

Naturalmente, a scanso di equivoci, è opportuno precisare che in caso di divieto assoluto alla circolazione delle automobili, quelle storiche sono ben, e giustificatamente, comprese.-

NOTE

[1] Quando un'automobile diventa storica? Prima del 2015, un'automobile diventava storica dopo venti anni dalla prima immatricolazione. Dal 2015, per effetto della Legge di Stabilità, le automobili diventano storiche dopo 30 anni dalla loro prima immatricolazione, godendo di agevolazioni nel pagamento del bollo e delle assicurazioni.-

E' bene evidenziare come "auto storiche" ed "auto d'epoca" non siano la stessa cosa, in quanto, come detto, le prime possono circolare liberamente (o quasi), mentre le seconde possono farlo solo se autorizzate, ad esempio durante raduni o manifestazioni. Inoltre, le auto d'epoca, secondo quanto disposto secondo dall'articolo 60 del Codice della Strada, sono automobili con interesse storico e collezionistico, che non hanno più le caratteristiche per circolare su strada ed inoltre vengono cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico e registrate all'interno di un apposito elenco, diverso, della Motorizzazione Civile.-

[2] Area, zona urbana o prossima ai centri abitati, all'interno della quale sono in vigore restrizioni periodiche o saltuarie per la circolazione di veicoli inquinanti.-

[3] Secondo quanto riportato dal sito www.romatoday.it "I veicoli di interesse storico e collezionistico con più di 20 anni muniti di certificato di rilevanza storica e iscritti al PRA" sono in totale solo "14.483, ossia lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma".-

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