LA CRITICA SITUAZIONE DELL’UFFICIO GIUDIZIARIO NON SALVA IL MAGISTRATO POCO SOLERTE. CASS. 25364/2023

11.09.2023

A cura dell'Avv. MicheleAlfredo Chiariello

TAGS: MAGISTRATO - RESPONSABILITA' - RITARDO GESTIONE RUOLI - CASS. 25364/2023

INDICE

1 ) IL FATTO;

2) LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE.-

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[1]

IL FATTO

Il Magistrato, poco solerte nell'adempimento dei propri doveri, può invocare lo stato di criticità dell'Ufficio Giudiziario presso cui è in funzione, per andare indenne da un procedimento disciplinare?

[2]

LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE

Per la Suprema Corte, la situazione – peraltro, a quanto pare, reale e sussistente – di carenza di personale nell'Ufficio di appartenenza - non giustifica la gestione irrazionale del ruolo da parte del Magistrato, nonché l'accumularsi di enormi ritardi[1] nella definizione dei procedimenti, incompatibili con i principi della ragionevole durata del processo.-

Nel caso di specie, poi, i provvedimenti inevasi erano in numero enorme, ben 388, nonostante si trattasse di decreti penali, ossia – secondo quanto riportato in sentenza " di provvedimenti di natura semplificata, tali da non richiedere gravosi impegni in termini di tempo".-

NOTE

[1] Nel provvedimento si legge anche di ritardi di quasi dieci anni, quindi anche oltre il termine prescrizionale.-


"Il giudice è il diritto fatto uomo; solo da questo uomo io posso attendermi nella vita pratica quella tutela che in astratto la legge mi promette: solo se questo uomo saprà pronunciare a mio favore la parola della giustizia, potrò accorgermi che il diritto non è un'ombra vana." 

PIERO CALAMANDREI 

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