IL CASO DI GENOVA E IL PAGAMENTO CON IL POS DELLE SIGARETTE

23.09.2025
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
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A CURA DELL'AVV. LAURA BUZZERIO

TAGS: #Tabaccai🚬 #POSObbligatorio💳 #DirittiClienti⚖️ #SentenzaGenova📜 #Consumatori🔍 #PagamentiElettronici📱 #MonopolioStato🏛️ #FiscoItalia🇮🇹 #CommissioniBancarie💶

INDICE

1) INTRODUZIONE;

2) LA NORMATIVA (CENNI);

3) LE RAGIONI DEI TABACCAI;

4) I DIRITTI DEL CLIENTE;

5) IL CASO DI GENOVA E LA SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE;

6) COSA CAMBIA ORA?

Hai fretta? Andiamo dritti al sodo:

1️⃣ Obbligo POS 💳 ➝ Tutti i commercianti, compresi i tabaccai, devono accettare i pagamenti elettronici, senza eccezioni.
2️⃣ Malumore dei tabaccai 😓 ➝ Guadagni minimi sui pacchetti di sigarette + commissioni bancarie = rischio di perdita.
3️⃣ Sentenza Genova ⚖️ ➝ Un Giudice di Pace ha annullato una sanzione, ma la normativa resta: il POS è sempre obbligatorio. (ma serve una nuova normativa) 

1.INTRODUZIONE

Quante volte capita al cliente di recarsi in tabaccheria, scegliere il pacchetto di sigarette, estrarre la carta di credito o il bancomat e sentirsi dire: "Solo contanti, per il tabacco non si può pagare col POS"? Una frase che genera confusione e, talvolta, tensioni tra consumatori ed esercenti. Ma qual è la verità giuridica? Il tabaccaio è davvero obbligato ad accettare i pagamenti elettronici anche per i prodotti da fumo, oppure gode di un'esenzione?

2. LA NORMATIVA (CENNI)

Dal 30 giugno 2022 è scattato in Italia l'obbligo generalizzato di accettare pagamenti elettronici per tutti i commercianti, i professionisti e gli esercenti. La norma si applica a qualsiasi importo, anche piccolo (quindi anche ai pacchetti di sigarette da pochi euro), e la mancata accettazione espone l'esercente ad una sanzione amministrativa:

  • 30 euro in misura fissa;
  • più il 4% del valore della transazione rifiutata.

Non vi sono deroghe particolari per le tabaccherie o per la vendita di prodotti soggetti a monopolio di Stato.-

📌 BOX RIASSUNTIVO

  • ✅ Obbligo: POS sempre attivo
  • 🚫 Niente deroghe per tabacchi
  • 💶 Anche 5 € di sigarette possono (a discrezione del cliente) essere pagati con carta

3. LE RAGIONI DEI TABACCAI

Il margine di guadagno su un pacchetto di sigarette è pochissimi centesimi, perché i prezzi sono stabiliti dallo Stato.-
Le commissioni bancarie sui pagamenti elettronici finiscono così per mangiare gran parte (se non tutto) il guadagno.-

Da qui nasce il malumore: non si tratta di "cattiva volontà", ma di una perdita economica strutturale.-

4. I DIRITTI DEL CLIENTE

Il cliente che si vede negare la possibilità di pagare con carta o bancomat ha due strade:

  • Segnalare l'accaduto alla Guardia di Finanza, competente per i controlli sulle violazioni in materia di POS;
  • Presentare reclamo al Ministero dell'Economia e delle Finanze o presso le associazioni dei consumatori.-

È bene ricordare, ancora una volta, che l'obbligo di POS riguarda tutti i pagamenti, non solo gli importi elevati: anche un pacchetto di sigarette da 5 euro può (e deve) essere pagato con carta se il cliente lo richiede.

5. IL CASO DI GENOVA E LA SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE

A rendere incerto – forse – quello fin qui detto, è intervenuta una sentenza del Giudice di Pace di Genova, che ha accolto il ricorso di un tabaccaio, avverso un verbale della Guardia di Finanza, chiamata da una cliente, alla quale aveva rifiutato un pagamento con il pos per un pacchetto di sigarette.-

Il giudice ha accolto il ricorso e annullato la sanzione.-

La motivazione è destinata a far discutere: secondo il Giudice di Pace il tabaccaio si trova "schiacciato" tra due vincoli rigidi e insuperabili:

  • quello sui ricavi: i prezzi delle sigarette sono stabiliti dallo Stato; l'esercente non ha alcun margine di manovra;
  • quello sui costi: le commissioni sui pagamenti elettronici sono determinate dai circuiti bancari; anche in questo caso il commerciante non può incidere.-

Il risultato? Ogni pacchetto di sigarette venduto con pagamento elettronico rischia di trasformarsi in una perdita netta, perché il guadagno – già minimo per beni a prezzo imposto – viene assorbito dalle commissioni del POS.

Per il Giudice di Pace, imporre l'obbligo del pagamento elettronico in queste circostanze significa comprimere la libertà di iniziativa economica privata fino a renderla insostenibile, in contrasto con l'articolo 41 della Costituzione.-

6. COSA CAMBIA ORA?

La sentenza del Giudice di Pace vale come precedente, ma non è assolutamente vincolante, di fatto non cambia la normativa, che resta chiara : il tabaccaio è obbligato ad accettare il POS anche per le sigarette. Il cliente ha quindi pieno diritto di scegliere come pagare, mentre l'esercente che rifiuta rischia una sanzione. Rimane però aperto il tema delle commissioni, che penalizzano i guadagni minimi dei rivenditori di tabacco. È un problema reale, che andrebbe affrontato a livello politico ed economico, ma che non incide sull'obbligo giuridico, che resta in vigore.-

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