ESTORSIONE PER LA ESCORT CHE CHIEDE CAVALLO DI RITORNO PER RESTITUIRE ANELLO DIMENTICATO DAL CLIENTE

28.08.2025
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
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A CURA DELL'AVV.MICHELEALFREDO CHIARIELLO

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INDICE

1) IL FATTO;

2) IL PROFILO PENALE DELLA VICENDA;

3) DENUNCIARE: SÌ O NO?-

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Disclaimer:
Il presente articolo è un commento giuridico-narrativo liberamente ispirato a notizie di cronaca e non costituisce resoconto fedele dei fatti, né intende riferirsi a persone identificate o identificabili. Eventuali similitudini sono puramente casuali.

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1️⃣ Il fatto 🤵💃💍 – Una serata "galante" finisce male: dopo il pagamento anticipato e qualche momento di passione, ci si accorge che un prezioso è sparito… e per riaverlo serve "un contributo extra".

2️⃣ Il profilo penale ⚖️🚨 – Quella che sembra una commedia è in realtà estorsione: il cosiddetto cavallo di ritorno, ossia la richiesta di denaro per restituire un bene altrui.

3️⃣ Denunciare o no? 🕵️‍♂️📢 – Vergogna e privacy spesso frenano la vittima, ma la legge non giudica la scelta privata: l'unico modo per tutelarsi davvero è denunciare senza cedere al ricatto.

1. IL FATTO

Immaginate la scena.-
Tempi di vacche magre, il portafoglio piange lacrime secche, ma l'ormone… quello no, quello è in piena crisi adolescenziale. Così, tra una bolletta e l'altra, vi viene l'idea brillante: "Perché non chiamare una escort?". E mica una qualsiasi: una dea in carne, ossa e tacco 12.-

Vi presentate a casa sua, fate il vostro bravo bonifico… pardon, pagamento in anticipo (a differenza – in una vera e propria forma di discriminazione - di quanto capita con noi professionisti, seppure di altro settore…).-

Il servizio si consuma, vi divertite, vi sentite quasi rinati. Tornate a casa, doccia rigenerante, crema al cocco… e lì, il dramma: lo sguardo cade sulla mano e il vostro prezioso (anello, orologio, bracciale, fate voi) non c'è più. Fate mente locale: lo avevate sfilato nella concitazione iniziale.

Richiamate la escort, non per un immediato replay, ma per chiedere lumi. E lei, con la stessa faccia tosta di una suocera che si autoinvita in vacanza, vi comunica che sì, l'oggetto è lì… ma per rivederlo serve un piccolo contributo…a fondo perduto….-

2. IL PROFILO PENALE DELLA VICENDA

Se la scena sembra da commedia, giuridicamente è tutt'altro che divertente, in quanto la richiesta di denaro per restituire il bene configura il cosiddetto "cavallo di ritorno".-
Si tratta di una forma di estorsione in cui l'autore, avendo sottratto o detenendo un bene altrui, minaccia implicitamente un danno (nel caso di specie, la perdita definitiva del bene e/o magari la minaccia di rivelare pubblicamente l'incontro) per costringere la vittima a pagare.-

3. DENUNCIARE: SÌ O NO?
In casi simili, i "malcapitati" esitano a denunciare per timore di essere giudicati o per proteggere la propria vita privata.-
In questo senso, il legislatore non punisce la "condotta morale" della vittima: l'aver acquistato un servizio sessuale non legittima in alcun modo la sottrazione o l'estorsione.-

Chi subisce un episodio simile non deve cedere alla richiesta di pagamento (anche perché il versamento della somma non garantisce la restituzione) e denunciare immediatamente l'accaduto alle Forze dell'Ordine.-

Insomma, l'eros passa… ma il penale resta. In situazioni del genere, non lasciatevi incatenare due volte: una dal tacco 12, l'altra dall'estorsione!

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