BOCCIATO IN QUATTRO MINUTI, TUTTO LEGITTIMO. TAR LOMBARDIA N. 2786/2025

06.08.2025
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa

A CURA DELL'AVV.LAURA BUZZERIO

TAGS: 🔎 #GiustiziaAmministrativa ⚖️ #TARLombardia 🏫 #Scuola 📚 #ValutazioneStudenti ⏱️ #Bocciatura 🧑‍⚖️ #DirittoAllIstruzione ❌ #ConsiglioDiClasse 📄 #Sentenza2786_2025 🧠 #GiudizioIndividualizzato  ✍️ #AvvocatoBuzzerio 📰 #IlPeriscopioDelDiritto

INDICE

1) INTRODUZIONE;

2) LA SENTENZA;

3) CONCLUSIONI.-

*****

Hai fretta? Andiamo dritti al sodo:

📌 1. Il caso
Uno studente non viene ammesso all'anno successivo 📉. I genitori fanno ricorso al TAR Lombardia sostenendo che il consiglio di classe abbia impiegato solo 4 minuti a studente per decidere la bocciatura ⏱️📋.

⚖️ 2. La sentenza
Il TAR respinge il ricorso: nessuna norma impone tempi minimi per deliberare 🧑‍⚖️📚. Anche pochi minuti possono bastare, salvo anomalie non dimostrate.

🤯 3. Il problema
La decisione è legittima, ma solleva dubbi: si rischia di trasformare un giudizio personalizzato in una formalità-lampo ⚠️. Il diritto dello studente a un'attenzione individuale resta solo sulla carta? 📝❓

1. IL FATTO

I genitori di uno studente non ammesso all'anno scolastico successivo, impugnano il provvedimento davanti al TAR Lombardia, sostenendo che i professori abbiano valutato 18 studenti in soli 80 minuti, ovvero poco più di 4 minuti a testa. In pratica: il tempo di leggere il registro, sbadigliare, annuire e votare.-
Il motivo principale del ricoso? Che un tempo così ridotto dimostrerebbe l'assenza di un serio confronto collegiale e la predeterminazione delle valutazioni, in violazione del diritto dello studente a un giudizio ponderato, motivato, individualizzato.-

Come sarà andata a finire? Scopriamolo subito.-

2. LA SENTENZA

Il TAR lombardo ha respinto il ricorso:

"Si tratta di un profilo non sindacabile in sede di legittimità, in quanto manca una predeterminazione, sia pure di massima, ad opera di leggi o regolamenti, dei tempi da dedicare all'esame dei singoli alunni".

Tradotto: nessuna norma impone un tempo minimo per valutare uno studente, dunque anche due minuti possono bastare.

Anzi, aggiunge il Collegio:

"I calcoli risultano scarsamente significativi laddove siano effettuati in base a un computo meramente presuntivo [...], salvi casi di anomalia, che non sono stati dedotti".

Il principio che ne esce fuori? Non è rilevante quanto tempo si dedica all'esame degli studenti.-

3. CONCLUSIONI

Naturalmente la decisione – seppure da rispettare, come ogni altro provvedimento – non è assolutamente condivisibile.-

Se la giustizia amministrativa considera irrilevante la durata del confronto sul singolo studente, il messaggio che passa è pericolosamente ambivalente: da un lato si continua a predicare la centralità dello studente e la necessità di un giudizio articolato e personalizzato; dall'altro, si legittima una valutazione che — in assenza di specifici vincoli normativi — può durare anche il tempo di uno starnuto.-

Dal box qui a destra puoi scaricare direttamente l'articolo in formato pdf, ma ricorda di indicare la fonte (titolo, autore, link diretto)

HAI BISOGNO DI CONSULENZA SU QUESTO ARGOMENTO? CONTATTAMI

Ricevo online ed in presenza.
Scrivimi direttamente su WhatsApp!

💬 Scrivimi su WhatsApp: 370 316 4277