A CURA DELL'AVV.MICHELEALFREDO CHIARIELLO

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INDICE

1) INTRODUZIONE;

2) IL CASO;

3) LA DECISIONE DEL TAR;

4) CONCLUSIONI.-

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Hai fretta? Andiamo dritti al sodo

📌 1. Il caso
Una cittadina di Barletta è stata esclusa dalla graduatoria per l'alloggio popolare 🏘️ perché il suo reddito, comprensivo dell'Assegno Unico Universale (AUU) 👶, superava la soglia prevista.

⚖️ 2. La decisione del TAR
Il TAR Puglia ha rigettato il ricorso, chiarendo che l'AUU deve essere incluso nel calcolo del reddito ERP 💼, poiché non è espressamente escluso dalla normativa regionale vigente 📚.

🔍 3. Le conseguenze
La sentenza smonta l'idea che tutte le misure assistenziali vadano escluse dal reddito: per garantire equità sostanziale, vanno considerate tutte le entrate reali del nucleo familiare 👨‍👩‍👧‍👦.

1) INTRODUZIONE

Con la sentenza n. 787/2025, pubblicata il 10 giugno 2025, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia – Sezione Seconda ha chiarito un nodo giuridico rilevante e attuale: l'Assegno Unico e Universale (AUU), istituito per sostenere economicamente le famiglie con figli, deve essere incluso nel calcolo del reddito ai fini dell'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP).-

La decisione, resa in forma semplificata ex art. 60 c.p.a., ha rigettato il ricorso di una cittadina esclusa dalla graduatoria ERP del Comune di Barletta, proprio a causa del superamento della soglia reddituale prevista dalla normativa regionale.-

2) IL CASO CONCRETO

La ricorrente aveva impugnato la determinazione dirigenziale con cui il Comune di Barletta l'aveva esclusa dalla graduatoria definitiva per l'assegnazione di un alloggio popolare.-

Motivo dell'esclusione: un reddito annuo complessivo superiore a € 15.250,00, soglia fissata dall'art. 1 della Delibera di Giunta Regionale della Puglia n. 735/2016.

Secondo la ricorrente, il calcolo operato dal Comune era viziato: l'inclusione dell'Assegno Unico e Universale avrebbe violato la L.R.Puglia n. 3/2025, che avrebbe aggiornato le voci escluse dal computo del reddito ERP.-

3) LA DECISIONE DEL TAR

Il TAR Puglia ha rigettato il ricorso, chiarendo che l'AUU deve essere computato nel reddito complessivo per valutare il requisito economico necessario all'accesso all'edilizia residenziale pubblica, in quanto:

a) L'AUU è distinto dall'Assegno per il Nucleo Familiare (ANF)

L'Assegno Unico Universale, introdotto dal D.lgs. 230/2021 in attuazione della L. 46/2021, ha carattere universale e funzione onnicomprensiva, in quanto ingloba una pluralità di precedenti strumenti di sostegno.
Non può essere quindi assimilato, né esteso analogicamente all'ANF, che in passato era espressamente escluso dal reddito ERP.-

b) La norma regionale è tassativa

L'art. 3, comma 1, lett. e) della L.R. Puglia n. 10/2014 esclude dal reddito alcune voci ben determinate (es. indennità di accompagnamento, pensioni sociali), ma non menziona l'Assegno Unico.-
Neppure la L.R. Puglia n. 3/2025, pur intervenendo sulla norma, ha espressamente escluso l'AUU.-

c)  sebbene non concorra al reddito IRPEF (art. 8 D.lgs. 230/2021), l'AUU incide su requisiti economici di accesso a benefici pubblici, come gli alloggi ERP, dove invece prevale un principio di equità sostanziale: chi ha meno deve avere la precedenza.

4) CONCLUSIONI

La sentenza del TAR Puglia disinnesca una convinzione errata: che ogni misura assistenziale vada automaticamente esclusa dal calcolo del reddito per accedere ai servizi sociali.-

Al contrario, se così fosse, si creerebbe una pericolosa distorsione: chi riceve più sussidi potrebbe superare in graduatoria chi ha realmente meno, solo perché quelle somme non sarebbero oggetto di conteggio.-